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finiamo l'anno con una buona notizia: in Italia il dibattito sull'Open Access è ancora vivo! Complice la Corte dei Conti, che in un recente documento ha ricordato al Ministero della Cultura come l'Open Access sia un "moltiplicatore di ricchezza", c'è di nuovo fermento intorno a questo argomento, come spiegano Deborah De Angelis e Sarah Dominique Orlandi nel loro contributo per Arkivia.

Sempre in tema di Open Access, anche tu puoi fare la tua parte. Nella sezione "Consigli" vediamo a cosa servono gli strumenti CC0 e il Marchio di Pubblico Dominio. Hai mai pensato di usarli?

Noi speriamo che la discussione sull'Open Access vada avanti e che magari il 2024 possa essere un anno di svolta e semplificazione su questo argomento. Dopotutto, questo è il momento giusto per i buoni propositi.

Ti auguriamo delle buone feste e speriamo di averti dalla nostra parte anche il prossimo anno per la libera condivisione della conoscenza!

1. Visione
Ritratto di Socrate, Diotima e un terzo uomo durante un dibattito
Open Access. La discussione è ancora "aperta"

Mentre a livello europeo e internazionale molte idee e pratiche relative all’Open Access sono diventate delle consuetudini per istituzioni e addetti ai lavori, la discussione su questo argomento è ancora aperta in Italia. Tuttavia, negli ultimi mesi  stiamo assistendo ad una acquisizione della consapevolezza dei suoi vantaggi da parte degli  operatori del settore culturale. Di recente è arrivato anche il rinnovato sostegno della delibera della Corte dei Conti, che con la Deliberazione 20 ottobre 2023, n. 76/2023/G ha sottolineato come l’Open Access sia un “moltiplicatore di ricchezza”, a cui tutti dovrebbero aspirare, per il bene comune. (...)

Sarebbe auspicabile che il Ministero della cultura fornisca delle indicazioni molto chiare per gli Istituti culturali che risolvano i dubbi e le complessità riscontrate e che siano coerenti con le indicazioni della Corte dei Conti.  Da un punto di vista operativo, il Ministero della cultura potrebbe fornire una lista ristretta di immagini iconiche da non rilasciare in Open Access, mentre per tutte le altre immagini in pubblico dominio concedere il rilascio in Open Access per favorire la circolazione e l’accessibilità e il riuso delle riproduzioni di immagini.

Deborah De Angelis e Sarah Dominique Orlandi

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Immagine di Franc Kavčič, Pubblico Dominio, da Wikimedia Commons

2. Consigli
Come donare al Pubblico Dominio

Il pubblico dominio è importante perché permette a tutte le persone di godere del patrimonio culturale e di contribuire alla sua valorizzazione, anche creando opere nuove basandosi su quelle del passato. Ci sono delle leggi che stabiliscono quando scadono i diritti d'autore su un'opera, ma gli autori stessi possono scegliere di donare al pubblico dominio quello che producono.

In questo articolo vediamo come funzionano gli strumenti di Creative Commons CC0 e Marchio di Pubblico Dominio, molto utili per tutti: creativi, istituzioni culturali e utilizzatori delle opere.

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