Per capire appieno il problema della cosiddetta "Libertà di Panorama" (o forse, più propriamente, della "mancanza di Libertà di Panorama") è necessario fare una premessa su come funziona il diritto d'autore su alcuni particolari tipi di immagini. Parliamo più precisamente di opere architettoniche, scultoree o pittoriche che sono esposte sulla pubblica via, come ad esempio edifici, ponti, torri, chiese, monumenti, statue, affreschi, murales. Tutte queste opere sono protette dal diritto d'autore, "automaticamente" fin dal momento della loro creazione. Questa tutela si estende a tutte le loro riproduzioni, anche quelle fotografiche; e dura 70 anni dalla morte dell'autore (...).
Le immagini di panorama che contengono opere tutelate dal diritto d’autore (...) possono innescare problemi legati proprio al copyright. Dall’altro lato le immagini di panorama che contengono edifici e monumenti classificati come beni culturali possono innescare un problema di “pseudo-copyright” anche se si tratta di opere molto antiche perché, ad alcune condizioni, vi è l'obbligo di acquisire una preventiva autorizzazione e versare dei compensi per il loro utilizzo.
La Libertà di Panorama sarebbe quindi una risposta a questa complicazione che rischia di scoraggiare la diffusione di certe immagini e di appesantire eccessivamente la disciplina di attività per lo più innocue, di divulgazione culturale, di svago o di promozione turistica.
Simone Aliprandi
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