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nel primo numero di Arkivia Giuditta Giardini partiva dal caso di un contenzioso tra le Gallerie dell'Accademia di Venezia e Ravensburger sull'Uomo Vitruviano per esaminare i problemi legati al modello economico del Ministero della Cultura italiano sulla gestione delle immagini delle opere d'arte. Ci sono stati degli sviluppi, come racconta Lukas Mezger nel suo contributo di questo mese, apparso originariamente sull'importante rivista tedesca Netzpolitik.

Se ti occupi di gestione di dati e set di dati, probabilmente conosci già OpenRefine. Da qualche settimana è online un corso gratuito in italiano per imparare ad usare questo strumento per migliorare Wikimedia Commons. Non conosci ancora OpenRefine? Nessun problema: nell'articolo ci sono anche link utili per iniziare ad usarlo!

Infine, il 18 maggio è la Giornata Internazionale dei Musei: ti aspettiamo a Milano o online per scrivere nuove voci sui tuoi luoghi della cultura preferiti.

1. Visione
dettaglio de l'Uomo Vitruviano
Italia - Germania sull'Uomo Vitruviano 1 - 1

Secondo la legge italiana sulla tutela dei beni culturali, per l'utilizzo di immagini di edifici storici e opere d'arte è previsto il pagamento di una tassa amministrativa speciale, che deve essere pagata per esempio anche per una cartolina del Colosseo a Roma. Questa elusione del principio del pubblico dominio da parte dei legislatori italiani è stata criticata per anni, anche dalla Corte dei Conti italiana.

Ora le Gallerie dell’Accademia di Venezia hanno tentato di riscuotere un simile diritto di licenza da Ravensburger Verlag per un puzzle con il famoso disegno de "L’Uomo Vitruviano" di Leonardo da Vinci, del XV secolo. Il tribunale regionale di Stoccarda ha respinto un'azione di pagamento per motivi formali e negli stessi giorni i legislatori italiani hanno limitato un progetto di inasprimento della controversa pratica in seguito alle proteste della comunità scientifica.

Lukas Mezger su Netzpolitik

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Immagine di Leonardo da Vinci, Pubblico Dominio, da Wikimedia Commons

2. Consigli
Come utilizzare OpenRefine per Wikimedia Commons

C’è un nuovo corso online – gratuito, tradotto in italiano e da svolgere in completa autonomia – pensato per tutti gli appassionati di set di dati che vorrebbero iniziare ad utilizzare OpenRefine per migliorare Wikimedia Commons.

Utile soprattutto per chi si occupa di progetti di digitalizzazione per le istituzioni culturali: musei, archivi e biblioteche in particolar modo.

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